Abbiamo precedentemente parlato dell’acqua di rubinetto ed in bottiglia e dei rischi legati al loro consumo.
Parleremo oggi di altri due parametri che riguardano queste due tipologie di acque, il residuo fisso, per quanto riguarda le acque in bottiglia, e la durezza dell’acqua per quanto riguarda le acque di rubinetto.
Il residuo fisso di un’acqua minerale è la parte dell’acqua che rimane dopo che essa subisce i processi di evaporazione ed essiccamento a 180° C. La misurazione del residuo fisso dell’acqua avviene nel seguente modo:
- Si pone l’acqua da analizzare su una capsula di platino.
- Si surriscalda la capsula portandola alla temperatura di 100° C, temperatura alla quale l’acqua passa dallo stato liquido allo stato gassoso.
- Si continua a riscaldare la capsula fino a raggiungere la temperatura di 180° C per eliminare sostanze volatili.
Ciò che rimane è il cosiddetto residuo fisso ovvero la quantità di sali che sono presenti nell’acqua. In base al residuo fisso le acque vengono distinte in:
- Minimamente mineralizzate, quando il residuo fisso è inferiore a 50 mg/L o più precisamente compreso tra 10 e 80 mg/L. Queste acque vengono anche definite “leggere” poichè povere di minerali, e risultano molto utili in campo medico, sia perchè favoriscono la diuresi, sia per il trattamento di alcune patologie quali la calcolosi renale.
- Oligominerali, quando il residuo fisso è compreso tra 80 e 500 mg/L. Sono acque con un basso contenuto di minerali, risultano quindi ottimali per il consumo quotidiano ed essendo povere di sodio aiutano a contrastare la ritenzione idrica e la cellulite.
- Medio minerali, quando il residuo fisso è compreso tra 500 e 1500 mg/L. Queste acque contengono una elevata percentuale di sali minerali e pertanto il loro consumo va limitato a circa un litro al giorno. Possono trovare impiego in diversi ambiti in base alle tipologie di minerali in esse disciolti.
- Mineralizzate, quando il residuo fisso è superiore a 1500 mg/L. Sono definite anche “acque medicali” in quanto il loro consumo è consigliato soltanto sotto prescrizione medica e per il trattamento di specifiche patologie ortopediche, reumatiche, dermatologiche (acne e psoriasi) e respiratorie (tra cui anche la sinusite). Non andrebbero consumate senza il consiglio del medico poichè potrebbero creare problemi in soggetti predisposti a causa del loro contenuto di minerali. In Germania ad esempio le acque medicali vengono chiamate “heilwasser” e sono registrate come farmaco. Tali acque si acquistano normalmente in farmacia.
Parleremo della durezza dell’acqua nel prossimo articolo.
Dott.ssa Margherita Mazzola
Biologa
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