Nel precedente articolo abbiamo parlato di residuo fisso e della distinzione delle acque in base alla quantità di minerali presenti.
Tuttavia le acque minerali differiscono tra loro anche per la tipologia di minerali che contengono. In linea generale nelle acque troviamo disciolti principalmente:
- Calcio (Ca2+): nel nostro organismo il calcio si trova per il 99% nel tessuto osseo (si stima che nello scheletro sia contenuto più di un chilo di calcio), e per l’1% nei compartimenti intracellulare ed extracellulare. Questa frazione di calcio agisce come molecola segnale e fa parte di vie di segnalazione del sistema nervoso e muscolare che regolano l’eccitabilità dei neuroni e dei muscoli. In particolare il calcio ha un ruolo nel rilascio dei neurotrasmettitori e nella contrazione muscolare.
- Magnesio (Mg2+): il suo ruolo nell’organismo è fondamentale per la trasmissione degli impulsi elettrici nel cervello e per alcune vie del metabolismo del glucosio, in particolare è richiesto magnesio per il funzionamento dell’enzima glucosio – 6 – fosfatasi, che converte il glucosio – 6 – fosfato in glucosio per fornire energia alle cellule.
Il contenuto di calcio e di magnesio nelle acque ne definisce la “durezza”, che viene espressa in gradi francesi (°F). In base al valore del contenuto di ioni calcio e magnesio possiamo classificare l’acqua come:
- 4° F: acque molto dolci
- 4 – 8° F: acque dolci
- 8 – 12° F: acque medio-dure
- 12 – 18° F: acque discretamente dure
- 18 – 30° F: acque dure
- 30° F e oltre: acque molto dure.
La durezza dell’acqua può essere temporanea, legata cioè alla presenza di idrogenocarbonati, permanente, ovvero ciò che rimane dopo l’ebollizione, e totale, cioè la somma di durezza permanente e temporanea. Oltre a calcio e magnesio, tra gli altri minerali disciolti in acqua troviamo:
- Sodio (Na+): è lo ione principale del liquido extracellulare, importantissimo per il funzionamento della pompa sodio – potassio, per il mantenimento dell’omeostasi, della pressione osmotica e del bilancio idrico.
- Cloro (Cl-): così come il sodio partecipa al mantenimento del bilancio idrico e della pressione osmotica ed inoltre serve per formare l’acido cloridrico presente nello stomaco.
- Potassio (K+): è lo ione principale del liquido intracellulare. Insieme al sodio partecipa al funzionamento della pompa sodio – potassio, al mantenimento della pressione osmotica ed alla regolazione del bilancio idrico.
Il concetto di durezza dell’acqua si applica prevalentemente alle acque di rubinetto le quali, se molto dure, tendono a formare calcare e non risultano particolarmente indicate da consumare quotidianamente. Abbiamo quindi potuto notare come ogni acqua abbia delle caratteristiche ben precise e nel prossimo articolo parleremo di come è possibile ottenere acqua “personalizzata” in base alle nostre esigenze.
Dott.ssa Margherita Mazzola
Biologa
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