Con il termine “acqua idrogenata” si indica una tipologia di acqua a cui viene addizionato idrogeno molecolare (formula chimica H2, due atomi di idrogeno H legati tra loro con un legame covalente che conferisce stabilità alla molecola), una sostanza gassosa incolore, inodore e insapore. Così come per l’addizione di anidride carbonica (che si limita a rendere l’acqua frizzante) l’aggiunta di idrogeno non altera le caratteristiche chimico – fisiche dell’acqua, ne varia soltanto la concentrazione dell’idrogeno disciolto (ma di poco, circa 1 mg/l). L’idrogeno molecolare è una sostanza sicura, approvata dall’Unione Europea e dalla Food and Drug Administration (FDA).
L’idrogeno molecolare ha un certo numero di vantaggi come potenziale antiossidante: è abbastanza delicato da non disturbare le reazioni metaboliche redox o influenzare eccessivamente la quantità di specie reattive dell’ossigeno (ROS), le quali sono si dannose per le cellule se presenti in eccesso, ma se presenti in quantità fisiologica intervengono nella segnalazione cellulare. H2 inoltre ha la capacità fisica di penetrare le biomembrane e diffondersi attraverso le barriere nei componenti cellulari e diffondere nel citosol, a differenza degli antiossidanti più noti. Poiché l’H2 raggiunge efficacemente il nucleo e i mitocondri, la protezione del DNA nucleare e dei mitocondri suggerisce effetti preventivi sulle malattie legate allo stile di vita ed al processo di invecchiamento. Inoltre, l’H2 passa attraverso la barriera emato-encefalica, cosa che la maggior parte dei composti antiossidanti invece non fa.
Il potenziale antiossidante dell’acqua idrogenata è elevatissimo: circa -400 ORP (potenziale di ossido – riduzione). Questo fa si che possa essere un ottimo candidato per migliorare lo stato di benessere del nostro organismo. I benefici dell’acqua idrogenata si esplicano a diversi livelli, in particolare essa risulta utile:
- •A livello sportivo, in quanto chi pratica sport è sottoposto a stress ossidativo a causa del lavoro muscolare ed al maggiore consumo di ossigeno. Studi clinici hanno riportato che l’acqua idrogenata ha effetti terapeutici ed ergogenici.
- Per chi soffre di artrite reumatoide. Uno studio ha mostrato come la somministrazione di acqua idrogenata per 4 settimane provocava un miglioramento della sintomatologia nei soggetti affetti.
- Per migliorare funzionalità epatica e stress ossidativo in pazienti affetti da epatite B come mostra uno studio. I soggetti sono stati suddivisi in un gruppo controllo ed un gruppo sperimentale trattato con acqua idrogenata per 6 settimane consecutive. I risultati hanno mostrato una marcata diminuzione dello stress ossidativo nel gruppo sperimentale e un miglioramento della funzionalità epatica.
- Per migliorare la condizione di soggetti affetti da patologie metaboliche. Si è visto infatti che la somministrazione di acqua idrogenata per 10 settimane ha portato a una riduzione dei livelli sierici di colesterolo totale e colesterolo LDL (colesterolo cattivo), ed un aumento della funzionalità delle proteine HDL (colesterolo buono). Inoltre il consumo di acqua idrogenata ha comportato un aumento dell’enzima antiossidante superossido dismutasi.
- Per migliorare la qualità della vita di soggetti affetti da ansia e stress. Uno studio ha indagato gli effetti dell’acqua idrogenata sulla qualità della vita utilizzando test psicofisiologici, compresi questionari e test della funzione nervosa autonoma e della funzione cognitiva. Lo studio prevedeva la somministrazione di 600 ml/giorno di acqua idrogenata o della stessa quantità di placebo per 4 settimane. I risultati hanno mostrato una riduzione nel punteggio della scala K6 (una scala valutativa che si utilizza quando si effettua lo screening di disturbi dell’umore o dell’ansia) dell’attività del sistema nervoso simpatico durante lo stato di riposo.
Alla luce di questi studi sembra proprio che l’idrogeno molecolare addizionato all’acqua sia una buona strategia di prevenzione per numerose patologie e che possa essere promettente come adiuvante terapeutico.
Dott.ssa Margherita Mazzola
Biologa
FONTI
- Ohta, S. (2012). Molecular hydrogen is a novel antioxidant to efficiently reduce oxidative stress with potential for the improvement of mitochondrial diseases. Biochimica et Biophysica Acta (BBA) – General Subjects, 1820(5), 586–594.
- Giorgio Temporelli. Analogie e differenze tecnico-commerciali tra acqua alcalina e acqua all’idrogeno molecolare. 2017
- Ishibashi T, Sato B, Rikitake M, et al. Consumption of water containing a high concentration of molecular hydrogen reduces oxidative stress and disease activity in patients with rheumatoid arthritis: an open-label pilot study. Med Gas Res. 2012;2(1):27. Published 2012 Oct 2.
- Xia C, Liu W, Zeng D, Zhu L, Sun X, Sun X. Effect of hydrogen-rich water on oxidative stress, liver function, and viral load in patients with chronic hepatitis B. Clin Transl Sci. 2013;6(5):372–375.
- Song G, Li M, Sang H, et al. Hydrogen-rich water decreases serum LDL-cholesterol levels and improves HDL function in patients with potential metabolic syndrome. J Lipid Res. 2013;54(7):1884–1893.
- Mizuno K, Sasaki AT, Ebisu K, et al. Hydrogen-rich water for improvements of mood, anxiety, and autonomic nerve function in daily life. Med Gas Res. 2018;7(4):247–255. Published 2018 Jan 22
One comment on “Acqua idrogenata”
Martino
In effetti, l’unica variazione che avviene è quella del potenziale ORP che con 1 ppm di H2 diventa negativo e quindi sicuramente apporta un benefit all’organismo ed in particolar al ns stomaco che non gradisce i processi ossidativi ma bensì quelli riduttivi. La mia esprienza l’ho avuta con un’acqua minerale di origine vulcanica che aveva un potenziale Redox di – 269 mV dovuto all’idrogeno disciolto rilevato mediante spazio di testa con tecnica gascromatografica.